Ingredienti
- 1 kg di polpa di fichi d'india
- 1/2 cucchiaino di cannella
- 1 limone
- 8 chiodi di garofano
- qb amido di mais
- granella di mandorle
Introduzione
Non so quanti tra i giovani d’oggi conoscano la mostarda di fichi d’india. Sono passati molti anni da quando, bambina, andavamo la domenica a Tusa (ME) a trovare mia nonna. Sul grande tavolo della cucina c’era un cestino, ricoperto con un tovagliolo, al cui interno si trovavano pezzetti di mostarda ritagliati a forma di rombo. Era la prima cosa che assaggiavo quando andavo lì e quel sapore e la sua tenace resistenza al morso sono ben presenti nella mia memoria.
Da qualche anno per smaltire la gran quantità di fichi d’india sparsi per casa in questo periodo, ho cominciato a preparare la mostarda e oggi voglio raccontarvi come la preparo. La mostarda di fichi d’india la si può consumare in due modi: appena cotta come morbido dolce al cucchiaio spolverato con un po’ di cannella e granella di mandorle oppure lasciarla esposta al sole per 4/5 giorni, rigirandola sottosopra, per farla asciugare. In questo modo la mostarda potrà essere consumata anche dopo diverse settimane. Prova un’altra originale ricetta come le Bucce di fichi d’india con cipolla in agrodolce.
Fasi
1 Fatto | Lavate i fichi d'India e, muniti di guanti da cucina, sbucciateli estraendo i frutti. |
2 Fatto | Tagliateli a pezzetti, metteteli in una pentola dai bordi alti e fateli cuocere insieme al succo di limone, alla cannella ed ai chiodi di garofano per circa 15 minuti, fino a quando si saranno spappolati e avranno espulso tutto il succo. |
3 Fatto | Spegnete il fuoco e fate raffreddare tutto. Versate il composto in un setaccio e filtrate quanto più liquido possibile (la tradizione vuole che questa operazione venga eseguita filtrando il liquido attraverso un panno di cotone o di lino, chiuso a fagotto). |
4 Fatto | Rimettete sul fuoco e fate cuocere a fuoco basso fino a quando il liquido si sarà dimezzato. |
5 Fatto | Misurate la quantità di liquido e pesate l'amido nella misura di 100 gr per ogni litro di succo. Incorporate l'amido poco per volta, filtrandolo con un colino e girate per evitare che si formino grumi. |
6 Fatto | Rimettete sul fuoco a fiamma moderata, girate sempre con una frusta sino a quando il composto avrà raggiunto una consistenza simile a quello di una crema. |
7 Fatto | A questo punto lasciate libera la vostra fantasia. Io ho usato degli stampini per ottenere le forme più disparate. Nebulizzate gli stampini con un po' d'acqua, versate della granella sul fondo e versateci la mostarda. Lasciatela asciugare per un giorno e dopo esponetela al sole per 4/5 giorni, rigirandola sottosopra, per farla asciugare. In questo modo la mostarda potrà essere consumata anche dopo diverse settimane. |
5 commenti Nascondi commenti
C’e’ un passaggio che non si capisce bene. Dopo aver scolato il sugo con il fagotto viene detto che va rimesso al fuoco fino a dimezzare il liquido. Ed i pezzetti di fichi d’india dove si mettono? Bisogna metterli insieme al sugo cremoso oppure vanno mezzi in disparte?. Finalmente cosa ci si mette nelle figurine? Il liquido o oppure la polpa?
Ciao Ecirillo, il filtraggio attraverso il panno serve ad avere un succo liscio e privo dei classici “semini” dei fichi d’india per cui sul fuoco va rimesso soltanto il liquido filtrato. Una volta filtrato e strizzato non resterà nulla di particolarmente significativo.
Appena setacciato ed e solo liquido rimangono i semi ammassati e vengono buttati
Salve Anonimo, non capisco la domanda. Potrebbe essere più chiaro così da cercare di poterle essere d’aiuto?
Mi sembra una buona ricetta