Ingredienti
- 500 gr di neonata
- 1 uovo
- 2 cucchiai di farina
- 1 ciuffo di prezzemolo
- 1 cucchiaio di pecorino grattugiato
- qb olio per friggere
- qb sale
Introduzione
Oggi parliamo di Frittelle di neonata, una tipica ricetta siciliana e lo farò partendo dalla sveglia di stamattina.
Appena aperte le finestre un fresco venticello, ancorché primaverile, mi schiarì la mente su quello che sarebbe stato il menu della giornata. Il venerdì è giorno di mercatino e la zona riservata agli “alimentaristi” oggi era particolarmente animata. Non fu difficile scoprirne il motivo. I banchi dei pescivendoli erano letteralmente ricoperti di “nunnata“; così è chiamato in dialetto il novellame di pesci come sarde, alici, triglie, luvari etc, un insieme di pesciolini che si presenta con una consistenza piuttosto gelatinosa, di colore argenteo e dai riflessi scintillanti. Mangiare la neonata rappresenta, per i siciliani, un evento molto importante, un vero privilegio. Invitare o essere invitati a pranzo con un menu a base di neonata serve a dichiarare il riguardo che si ha verso l’ospite.
I modi per gustarla sono riconducibili a due sole modalità, con la pasta o fritte, anche se c’è chi la mangia cruda con qualche goccia di olio, limone e un po’ di pepe. Di seguito vediamo come preparare le frittelle di neonata. Alla fine comunque la si prepari capirete appieno il significato della frase ” ha il sapore del mare “. Vi lascio anche il link della Pasta con la neonata.
NOTA BENE: La pesca di neonata o novellame impatta negativamente, in maniera pesante, sull’ecosistema dei nostri mari. Da 1 kg di neonata pescata e consumata vengono sottratti circa 200 kg di pesce che sarebbe giunto a maturazione.
Pur essendo regolamentata da decreti ministeriali che ne consentono la cattura in determinati periodi dell’anno ho deciso che questa è stata la mia ultima ricetta che prevede la neonata.
Nota: ricetta pubblicata ad Aprile 2017 e aggiornata a Settembre 2020
Fasi
1 Fatto | Mettete il pesce in un colapasta e lavatelo sotto l’acqua eliminando eventuali pezzetti di alga o altre impurità. |
2 Fatto | Dopo averlo fatto scolare versatelo in una ciotola, unite l’uovo battuto e la farina e amalgamate per bene. |
3 Fatto | Aggiungete il prezzemolo tritato, il pecorino e un pizzico di sale e nel frattempo scaldate l’olio in una padella. |
4 Fatto | Aiutandovi con un cucchiaio formate delle polpette e immergetele nell’olio caldo. Non appena saranno dorate, ponetele su carta assorbente perché sia eliminato l'eccesso d'olio. Servitele ben calde adagiandole su fettine di limone. |