Ingredienti
- 1 kg di farina 00
- 10 uova
- 300 gr di zucchero
- 1 scorza grattugiata di arancia bio
- cannella
- olio per friggere
per decorare:
- 300 gr di miele
- confettini colorati
Introduzione
La Pignolata palermitana, altrimenti detta pignoccata, è un dolce tipico del carnevale composto da piccole palline di pasta fritta e cosparse di miele. A casa mia, dove si fa da generazioni, è semplicemente conosciuta come “‘a pignulata” ed oltre ad essere buona è anche molto semplice da preparare. La dolcezza del miele e il suo profumo, poi, rendono questo dolce tipico siciliano irresistibile, rendendo veramente difficile fermarsi: insomma della serie “una tira l’altra“.
Elemento peculiare della pignolata palermitana è la consistenza delle sue palline di pasta, croccanti all’esterno e più morbide internamente. Se invece preferiste una pignolata più scrocchiarella basterà tagliare le palline con un diametro inferiore.
Le palline sono ottenute da un impasto a base di zucchero farina e uova nella proporzione di un uovo ogni 100 gr di farina; con l’impasto si ricavano dei bastoncini di circa 1 cm di diametro e tagliati a tocchetti. Una volta fritti in olio di semi vengono cosparsi di miele e coperti da una pioggia di “diavolicchi” cioè codette di zucchero e confettini multicolori che renderanno il piatto più allegro e festoso. L’opera viene completata attraverso la disposizione di un mucchietto di pignolata all’interno di pirottini per dolci.
La pignolata siciliana e le sue varianti
Il dolce prevede numerose varianti che la rendono notevolmente diversa da zona a zona. Una di queste vuole che le palline della pignolata non vengano fritte ma cotte in forno. Come si può ben intuire ciò che va a vantaggio del giro vita va a detrimento del gusto. Personalmente non ho mai provata la pignolata al forno ma immagino un risultato decisamente meno croccante e più morbido.
Un’altra versione vuole che i tocchetti di pasta anziché ricoperti da miele siano glassati, annegati in parte in una colata di cioccolato bianco aromatizzato al limone e in parte in una glassa di cioccolato. È la famosa pignolata messinese (che spero di fare al più presto) caratterizzata da questo classico accostamento bicolore.
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Nota: ricetta pubblicata a Febbraio 2018 e aggiornata a Ottobre 2020
Fasi
1 Fatto | Setacciate la farina su una spianatoia, aggiungete metà dello zucchero, la buccia grattugiata dell'arancia e amalgamate gli ingredienti. |
2 Fatto | Disponete la farina a fontana e rompete le uova che batterete con una forchetta cercando di incorporare pian piano tutta la farina. Impastate fino a formare un composto compatto e consistente. Lasciate riposare per circa 30 minuti in una terrina infarinata e coperta con uno strofinaccio. |
3 Fatto | Appena pronta tagliate la pasta a pezzetti e formate dei bastoncini di circa 1 cm di diametro e tagliateli a tocchetti lunghi 1 cm. |
4 Fatto | Procuratevi un tegame dai bordi alti con il cestello e versate dell'olio per friggere che porterete alla temperatura di 180° |
5 Fatto | Friggete le palline di pasta poche per volta e, non appena dorate, scolatele e fatele asciugare su carta assorbente. |
6 Fatto | Appena avrete finito di friggere versate in un tegame capiente il miele, lo zucchero rimanente e 2 cucchiai d'acqua. Appena lo zucchero si sarà completamente sciolto e il composto ammorbidito toglietelo da fuoco e versate la pignolata. Aiutandovi con un cucchiaio di legno giratela bene fin quando si sarà tutta amalgamata con il miele. |
7 Fatto |